Riceviamo e volentieri pubblichiamo Il documento della consigliera comunale Rossella Travaglio
LUCERA – «Preg.mo Sig. Presidente del Consiglio, Sig. Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali e cittadini di Lucera, purtroppo non posso essere oggi presente e partecipare alla celebrazione di questo consiglio comunale essendo fuori Italia per impegni professionali, per cui mi scuso con tutti voi se sono costretta a chiedere al consigliere comunale Giuseppe De Sabato di portare a conoscenza di questo consiglio questa mia comunicazione che certamente mi sarebbe piaciuto fare personalmente.
L’urgenza di dover porre fine a un chiacchiericcio stucchevole e con interpretazioni da parte anche di certa stampa tese a delegittimare la mia persona ma soprattutto il movimento politico cui appartengo, cioè il partito AZIONE, ha reso urgente e necessario assegnare questo mio scritto all’amico Giuseppe De Sabato, affinché tutto il consiglio comunale e la città di Lucera abbia chiara la posizione politica della scrivente e del partito Azione.
Presidente, sig. Sindaco, colleghi assessori e consiglieri, gentile pubblico e soprattutto cari concittadini, noi di Azione siamo rispettosi e seri nell’esercizio del delicato compito che ci è stato conferito dagli elettori.
Ciò che è successo all’amica e componente del partito Azione, avv. Maria Barbaro, è l’ennesima dimostrazione che non basta mettere una toppa quando il vestito è ormai fuori moda, o peggio, bucato.
Il sindaco Pitta ha pensato bene di “porre in essere un colpo teatrale” e con fare da perfetto prestigiatore della politica, che in questi anni ha contraddistinto spesso e volentieri il suo modo di fare politica, ha provveduto a revocare la nomina assessorile all’avv. Barbaro proprio nel bel mezzo delle feste patronali, pensava, forse, che il “luccicare” ed “effetti speciali” delle feste ferragostane, unitamente al caldo opprimente di tali giorni, potesse far passare inosservata questa poca edificante decisione politica ed amministrativa.
L’ass. Barbaro, e qui lo dico senza giri di parole, ha in modo elegante, rispettosa del ruolo esercitato in questi anni, cui va dato pubblico riconoscimento, scevra da polemiche, con un atto di trasparenza, che merita un applauso, chiarito che è stata oggetto “di pressioni inaccettabili”, tanto da costringerla a denunciare l’utilizzo, da parte del Sindaco ma anche di parte della maggioranza che lo sostiene, dell’obsoleto manuale Cencelli, alla faccia del nuovo corso della politica di cui spesso in questo consesso il Sindaco si è vantato di porre in essere.
Vi sembra e sembra normale che si possa legare una poltrona in giunta a una promessa di continuità del ruolo, alla firma in calce ad un non ben definito documento che nessuno nella città conosce? È DEMOCRAZIA QUESTA? È FARE POLITICA SERIA QUESTA? È RISPETTO DELLA CITTÀ E DEI LUCERINI QUESTA?
Per noi cari colleghi consiglieri e cittadini di Lucera, questo modo di operare non è fare politica, è un mercatino di una vecchia politica e di protervia che non trova giustificazione alcuna e noi, in questo bazar di compromessi, non ci abbiamo mai voluto mettere piede.
Non siamo nati per mettere la firma sotto un…(a voi l’onore della definizione, non vorrei peccare di sgarbo istituzionale perché so che il sindaco ci tiene su queste cose) perché io non saprei definirlo.
Parliamo di questo documento misterioso.
Una cosa che definire atto politico è una forzatura linguistica di chi si vuole arrampicare sugli specchi.
Cosa era? Una dichiarazione di intenti? MACCHÉ!
Era un atto di pura fidelizzazione, un giuramento di fedeltà, un foglio per dire “io sto qui, zitto e buono, e non darò fastidio per i prossimi 5 anni, soldatino ossequioso delle decisioni di un uomo solo al comando”.
NOI NON SIAMO SOLDATINI DI NESSUNO MA VOGLIAMO ESSERE SOLDATI DELLA CITTÀ E DEI LUCERINI!
Un documento, quello che si chiedeva di firmare, elaborato unilateralmente, e del tutto inutile, con cui si manca di rispetto alla città e agli elettori perché non lo si rende pubblico neanche dopo l’operazione di defenestramento dell’avv. Barbaro.
PENSATECI: CHIEDI UN ATTO DI LEALTÀ FERREA E POI LO NASCONDI COME LA FIGURINA RARA CHE NESSUNO DEVE VEDERE.
Il Sindaco lo chiama equilibrio politico, vi sembra normale questo?
Il concetto era ed è cristallino: chi firma è dentro, chi non firma è fuori.
Un meccanismo che azzera il dibattito e mette il bavaglio alla giunta e non solo… e qui casca l’asino: la politica è sinonimo di libertà e non di imposizioni coercitive.
Non si può governare con la paura di perdere un assessorato o peggio di doverlo accettare come una “mancia” o equilibrio politico.
Ricordo a tutti, e lo dico con la serenità di chi ha la memoria lunga, che se 4 anni fa, abbiamo deciso di sostenere questa maggioranza e i nostri voti sono stati un vero e proprio salvataggio con paracadute, l’abbiamo fatto per Lucera!
Abbiamo, al tempo in cui questa maggioranza ha dovuto cambiare e sconfessarsi accettando altra coalizione di partiti in soccorso, scelto di non abbandonare la nave alla deriva ed evitato che dopo alcuni mesi si favorisse la nomina di un commissario, senza chiedere nulla e niente, perché noi siamo seri e facciamo politica seria per Lucera.
Infatti, al tempo, per il fallimento politico conseguente all’abbandono di consiglieri comunali, che chiariamo non abbiamo mai condiviso, eravamo alla vigilia dell’utilizzo dei fondi PNRR e ci siamo impegnati che si gestisse il delicato periodo del dissesto e periodo pandemico.
Un comportamento diverso sarebbe stato un disastro amministrativo da evitare a tutti i costi, pur nella consapevolezza che quello strappo esercitato da un gruppo politico cui lo stesso Sindaco è appartenuto sin dai suoi primi passi in politica doveva pur avere una motivazione che forse quella stessa parte politica non ha avuto, e voluto il coraggio e il rispetto per la città, di esplicitarlo in maniera chiara e forte, ma così vanno le cose.
Per cui, diciamocelo chiaramente, noi in questa maggioranza, riteniamo che allo stato non ci siano più le condizioni per farne parte, lo facciamo con la serenità di chi sa di aver fatto il suo ma con la consapevolezza che questa amministrazione abbia necessità di non avvolgersi in sé stessa e far finta che nulla è successo.
Non è una questione di capricci o di poltroncine, È UNA QUESTIONE DI METODO E DI RISPETTO E DI FIDUCIA CHE È VENUTA MENO.
Adesso, liberati da questo peso morto, passiamo fra i banchi dell’opposizione pronti ad essere protagonisti per dar vita a UNA COALIZIONE DI FORZE POLITICHE POPOLARI, RIFORMISTE, LIBERALI, INSOMMA UN CENTRO MODERATO (che, d’altra parte, ha ispirato la nascita del partito AZIONE) aperto a tutte quelle forze politiche presenti nella nostra città e che si ritrovano in questi ideali.
La nostra, in questo scorcio di consiliatura, sarà una opposizione seria, costruttiva ma senza sconti, in nome di quella libertà, quella vera, democratica, che non teme di perdere una poltrona, perché non cede ai ricatti e alle imposizioni.
Il partito AZIONE è fuori da questa maggioranza fatta anche da anime contrapposte per ideologia e posizionamento nel panorama politico, ma noi capiamo, ma non giustifichiamo, affidando ai lucerini ogni giudizio in merito, ed è per questo che con forza ribadiamo che il nostro unico padrone è e resta LUCERA e i lucerini.
Con grande rispetto, e scusandomi ancora per non essere qui presente, nel ringraziare il consigliere De Sabato per aver dato lettura di questa mia comunicazione, porgo il mio saluto al SINDACO, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AGLI AMICI ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNALI».














