Lucera – L’attore e curatore teatrale Fabrizio Gifuni, figura centrale del progetto “PrimaVera al Garibaldi” tenutosi a Lucera dal 2017 al 2024, ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili dalla direzione artistica della rassegna. La comunicazione è stata formalizzata tramite una lettera inviata il 16 giugno ai rappresentanti delle istituzioni comunali di Lucera e della Regione Puglia, ed è stata accompagnata da un comunicato stampa a firma dello stesso Gifuni e di Natalia Di Iorio, collaboratrice storica del progetto.

“Una decisione dolorosa, che mai avremmo voluto prendere – scrivono Gifuni e Di Iorio – ma che si è resa necessaria per la totale assenza di risposte, collaborazione e rispetto istituzionale.”

Nel comunicato, si sottolinea che il programma per l’edizione 2024 della rassegna – previsto tra fine luglio e inizio settembre – era già stato definito con impegno e pazienza, ma si è reso infine impossibile da realizzare a causa della mancata condivisione del calendario degli eventi di “Lucera Capitale regionale della Cultura” e della totale assenza di comunicazione da parte dell’amministrazione locale, in particolare del sindaco di Lucera e del coordinatore degli eventi cittadini, Pasquale Gatta.

Nonostante due tentativi formali via mail – il 16 e il 22 maggio – e un estremo tentativo telefonico a inizio giugno, la risposta istituzionale è giunta solo il 5 giugno, in ritardo e in maniera tardiva rispetto alle esigenze organizzative. La comunicazione pervenuta confermava, secondo Gifuni, la sovrapposizione e incompatibilità tra gli eventi previsti, vanificando ogni possibilità di attuare il programma artistico di PrimaVera al Garibaldi.

“Per il sottoscritto, la misura e il rispetto dovuti erano stati già ampiamente superati – conclude Gifuni –. Su ulteriori particolari di questa triste cronaca, sarà meglio soprassedere. Preferiamo consegnarli al silenzio.”

Il progetto “PrimaVera al Garibaldi”, nato nel 2017, ha rappresentato in questi anni un importante punto di riferimento culturale, non solo per Lucera e la Puglia, ma anche per il pubblico proveniente da diverse regioni italiane. La conclusione di questa esperienza lascia un vuoto nel panorama culturale estivo del territorio, e solleva domande sul rapporto tra artisti e istituzioni locali.

L’auspicio – espresso implicitamente nella dignità del silenzio scelto da Gifuni – è che le energie investite in questi anni non vengano disperse, e che la città sappia riconoscere il valore del lavoro svolto in nome dell’arte e del bene comune.

Di seguito il comunicato integrale e la lettera dell’attore Fabrizio Gifuni

Comunicato Stampa

Riteniamo doveroso per la cittadinanza di Lucera, per il pubblico pugliese e per i non pochi spettatori provenienti da diverse regioni italiane che negli scorsi anni hanno seguito con interesse e passione il programma degli spettacoli del progetto teatrale denominato “PrimaVera al Garibaldi”, rendere pubblica la lettera inviata lunedì 16 giugno ai rappresentanti delle Istituzioni Comunali della città di Lucera e della Regione Puglia. Con questa lettera abbiamo comunicato l’interruzione, irrevocabile, del nostro rapporto di collaborazione gratuito offerto dal 2017, essendo stati costretti ad annullare il programma costruito, anche quest’anno con pazienza e non poca fatica, previsto dalla fine di luglio alla prima settimana di settembre. A questa dolorosa decisione, che mai avremmo voluto prendere, siamo stati costretti essendo venute meno le condizioni minime – organizzative e di rispetto – per poter proseguire questo lavoro, illustrate nella lettera. Abbiamo atteso invano per più di sei mesi una condivisione della bozza di programma degli eventi legati a “Lucera Capitale regionale della Cultura”, indispensabile per poter costruire la nostra rassegna estiva, evitando deleterie sovrapposizioni, penalizzanti per tutti, senza avere mai nessuna risposta. Conoscendo bene i consueti ritardi burocratici che si possono determinare in queste occasioni, abbiamo deciso responsabilmente di andare comunque avanti, mettendo insieme il programma della rassegna, sia pure al buio. Arrivati alla metà di maggio però, avendo accumulato un ritardo che aveva in parte già compromesso la buona riuscita della manifestazione, animati da una pazienza già abbondantemente messa alla prova, abbiamo scritto il 16 maggio una mail ultimativa, chiedendo risposte immediate su una serie di questioni, indirizzandola al Sindaco di Lucera, al coordinatore dei cosiddetti “eventi cittadini” Pasquale Gatta e, per conoscenza al Direttore di Puglia Culture, Sante Levante. Nessuno ha risposto. Dopo una settimana, il 22 maggio, siamo stati costretti a scrivere una seconda mail, sempre agli stessi destinatari, come ultimo e generoso campanello d’allarme. Incredibilmente, anche in questa occasione, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. A seguito di un’ultimo tentativo fatto telefonicamente il 3 giugno da Natalia Di Iorio, sempre per nostra iniziativa, la sera del 5 giugno ci giungeva una mail dove, per la prima volta, ci veniva sottoposto un calendario degli eventi legati a “Lucera Capitale regionale della Cultura” dal quale si evinceva, come ampiamente temuto, l’impossibilità di attuare il programma stabilito. Infine dopo un ultimo tentativo fatto autonomamente da Natalia Di Iorio – per il sottoscritto la misura e il rispetto dovuti erano stati già ampiamente superati – per chiedere che fossero spostate alcune date, abbiamo ricevuto notizia, tramite messaggio, che due date dei cosiddetti eventi risultavano comunque inamovibili. Su ulteriori particolari di questa triste cronaca, sarà meglio soprassedere. Preferiamo consegnarli al silenzio.

Fabrizio Gifuni e Natalia Di Iorio, per PrimaVera al Garibaldi 

LA LETTERA

 Ph Valeria Gifuni

Al Sindaco del Comune di Lucera, dott. Giuseppe Pitta

All’Assessore alla Cultura del Comune di Lucera, dott.ssa Mariangela Battista

Al coordinatore degli eventi di Lucera Capitale regionale della Cultura, dott. Pasquale Gatta

Al Vice Presidente della Regione Puglia, dott. Raffaele Piemontese

Al Soprintendente Archeologico, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-

Andria-Trani e Foggia, dott.ssa Anita Guarnieri

Al Direttore di Puglia Culture, dott. Sante Levante

Gentilissime e gentilissimi,

è mia ferma intenzione, con questa lettera, comunicarvi che è arrivato purtroppo il momento di mettere un punto, dolorosamente finale, alla collaborazione che io e Natalia Di Iorio abbiamo offerto, con entusiasmo e non poca fatica, a questa come alla precedente Amministrazione Comunale di Lucera e a Puglia Culture, mettendo a disposizione della città e della Regione, per otto anni consecutivi, a titolo completamente gratuito (caso forse unico nella prassi culturale italiana), le nostre competenze e la nostra professionalità attraverso la programmazione teatrale fatta al Teatro Garibaldi e all’Anfiteatro Augusteo di Lucera, dal 2017 in avanti, con il progetto denominato “PrimaVera al Garibaldi”. Esperienza ed esempio, credo importante, di cittadinanza attiva e di lavoro culturale che termina, purtroppo, oggi, in modo irrevocabile, essendo venute meno anche le ultime condizioni minime – organizzative e di rispetto – per poter proseguire questo lavoro. Dopo aver fatto, per mesi, ogni tentativo possibile per assicurare la buona riuscita della nuova edizione di PrimaVera al Garibaldi siamo stati costretti a prendere atto che gli spettacoli previsti, già concordati con le compagnie, non potranno andare in scena.

Abbiamo segnalato ripetutamente, dalla fine del 2024, la necessità di ricevere per tempo, in condivisione, una bozza degli eventi relativi a Lucera Capitale regionale della cultura 2025 per evitare, come spesso accaduto in passato, deleterie sovrapposizioni con il programma estivo di PrimaVera al Garibaldi che si sarebbe andati a costruire. E ciò al netto del fatto che anche come membro del Comitato Tecnico-Scientifico di Lucera Capitale non sono stato mai consultato nè ho mai ricevuto, come credo nessuno degli altri, alcuna informazione circa il criterio e la visione, oltre che i contenuti, del suddetto programma, né prima né dopo l’inaugurazione del 5 marzo 2025. Nonostante questo insieme a Natalia Di Iorio, per il bene della città, abbiamo deciso di andare avanti, continuando a costruire il programma e continuando inutilmente a chiedere un calendario. Infine, dopo umilianti attese protratte per mesi, telefonate, messaggi e mail ultimative, ancora una volta dietro nostra richiesta, riceviamo via email, incredibilmente per la prima volta, dal coordinatore designato Pasquale Gatta, il cosiddetto programma degli eventi giovedì 5 giugno 2025 alle ore 19,35 dal quale, come ampiamente temuto e previsto, si evinceva l’impossibilità di attuare l’intero programma, accuratamente meditato, della rassegna PrimaVera al Garibaldi 2025.

Giunti al nono anno del nostro lavoro si conferma, per l’ennesima volta, l’avvilente impressione che non ci sia mai stata alcuna cognizione di cosa comporti e di quanto tempo occorra per costruire una rassegna teatrale di livello nazionale e internazionale, nè a questo punto forse una vaga idea del regalo ricevuto in questi anni. Sarebbero troppo lunghi da elencare tutti gli episodi che in questo lungo arco di tempo, e fino a pochi giorni fa, ci hanno dato purtroppo inequivocabile conferma che non si sia mai realmente compreso, al di là di parole di circostanza, la generosità e la portata di questa azione progettuale. Quale sia l’importanza di un progetto culturale completamente libero e non asservito a logiche di scambio. Il pensiero, insomma, di aver sempre parlato lingue diverse.

Siamo stati, sia detto per dovere di cronaca, svariate volte, nel corso degli anni, sul punto di arrivare a questa dolorosa decisione, non essendo mai mancati nelle diverse edizioni precedenti, continui ritardi, palesi disattenzioni, quando non veri e propri ostacoli messi fra le ruote da questo o da quel tal dei tali, che occupava in quel momento, per opinabili meriti, incarichi pubblici.

Tuttavia abbiamo sempre evitato, fin qui, di chiudere questa collaborazione o di alimentarepolemiche che nei piccoli centri, come nei grandi, non mancano mai e non servono a nulla.

L’abbiamo fatto, sino ad oggi, unicamente per l’affetto e la gratitudine dimostrata in tutto questo lungo periodo da un’infinità di cittadini – alcuni dei quali hanno contribuito attivamente alla riuscita delle varie stagioni – e, per quanto riguarda me, per l’amore e l’attaccamento sincero che porto, come è noto a ciascuno di voi, a questa città e a questo territorio. Resta, dunque, inspiegabile comprendere come mai proprio quest’anno, in occasione dell’altisonante titolo ottenuto dalla città – ‘Lucera Capitale regionale della Cultura’ – si sia deciso di sfidare qualsiasi limite di sopportazione del sottoscritto e di una straordinaria professionista dell’organizzazione teatrale come Natalia Di Iorio. Essendo oggettivamente incomprensibile il perchè, con o senza Intenzione – ipotesi quest’ultima, se possibile, ancora più grave e offensiva – l’insipienza, la noncuranza, la superficialità o la maldestra furbizia abbiano portato a questo inevitabile e assai prevedibile esito.

E tutto questo, mi preme sottolinearlo, dopo essermi speso in prima persona per la candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura 2026 e aver offerto, nonostante i miei numerosi impegni professionali, il mio tempo e la mia attiva collaborazione anche in quella circostanza e in particolare nella decisiva audizione ministeriale del marzo 2024.

Non senza un profondo imbarazzo, insieme a Natalia Di Iorio, abbiamo provveduto in queste ore ad avvisare dell’annullamento della manifestazione tutti gli artisti e tutte le compagnie, anche quest’anno di altissimo livello, ciascuna delle quali si era impegnata, anche in assenza di contratti firmati, a tenere libera la propria unica preziosa data per venire a Lucera.

Resta, per fortuna, la gioia e la soddisfazione di aver fatto tanto e che la storia di due magnifici edifici storici – il Teatro Garibaldi e l’Anfiteatro Augusteo di Lucera – sia tornata a brillare, per quasi dieci anni, soprattutto in momenti così bui come quelli che stiamo vivendo. Resta la possibilità data ai tanti cittadini che hanno saputo cogliere questa opportunità e alle non poche persone che arrivavano negli ultimi anni a Lucera da tante altre Regioni, di aver visto circa cinquanta spettacoli e aver conosciuto – e in molti casi scoperto – centinaia di grandi artisti, di livello nazionale e internazionale, che mai altrimenti sarebbero arrivati a Lucera.

Il mio infinito e caloroso ringraziamento va alla generosità e alla pazienza di Natalia Di Iorio e a tutte le persone, che sarebbe troppo lungo elencare, che in questi anni ci hanno aiutato sul territorio a realizzare cose che sono certo resteranno nella memoria di molti.

Nel ringraziarvi per l’attenzione e per l’apprezzamento espresso negli anni passati, da molti di voi, per il lavoro svolto, invio a ciascuno cordiali saluti.

Fabrizio Gifuni