Lucera – Venerdì 11 luglio 2025 sarà ricordato come un giorno storico per Lucera e per tutta la Puglia. Dopo oltre trent’anni dalla loro scoperta, i Mosaici di San Giusto tornano finalmente visibili al pubblico, riportati alla luce nella loro straordinaria bellezza grazie a un progetto speciale promosso da Lucera Capitale della Cultura della Puglia.

Un traguardo atteso da decenni, che assume un valore simbolico profondo: restituire bellezza, aprire le porte della nostra storia, costruire futuro. Con queste parole il Comune di Lucera annuncia l’evento che celebra la riapertura della struttura che custodisce uno dei tesori archeologici più importanti della città.

La cerimonia ufficiale si terrà alle ore 18.00, presso la Biblioteca “R. Bonghi”, alla presenza del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e della Soprintendente Anita Guarnieri. Sarà un momento solenne, in cui istituzioni e comunità si ritroveranno unite per rendere omaggio a un patrimonio culturale finalmente restituito.

Scoperti negli anni ’90 durante alcuni scavi, i Mosaici di San Giusto rappresentano una testimonianza preziosa dell’epoca paleocristiana e dell’identità storica di Lucera. Per lungo tempo sono rimasti nascosti, protetti ma inaccessibili. Oggi, grazie a un attento lavoro di recupero e valorizzazione, tornano a parlare alla città e al territorio.

Ma la festa non finisce qui. La serata proseguirà alle ore 21.00 in piazza Duomo con un grande evento musicale: il concerto “Sakamoto & Me” del maestro Danilo Rea, accompagnato dal producer Martux_m. Un dialogo poetico tra jazz, elettronica e memoria, ispirato all’universo musicale del compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Un’esperienza immersiva che attraverserà le emozioni e i suoni di una città da sempre crocevia di culture e civiltà.

“Restituire ai lucerini e ai pugliesi i Mosaici di San Giusto è molto più di un obiettivo raggiunto: è un atto d’amore verso la nostra identità e la nostra bellezza”, si legge nella nota ufficiale del Comune. “È una parte dell’eredità che vogliamo lasciare. È un gesto che parla al futuro.”

Lucera si riscopre così custode e narratrice della propria storia. E lo fa con orgoglio, guardando avanti, attraverso la cultura, l’arte e la partecipazione.

La redazione