Lucera – Un cittadino di origine rumena è stato arrestato a seguito di una brillante operazione congiunta tra la Polizia Locale di Lucera e i Carabinieri della locale Stazione, che ha portato alla luce un tentativo di frode particolarmente grave ed articolato.

L’uomo, residente da anni a Torremaggiore e bracciante agricolo di professione, aveva presentato presso gli uffici comunali una richiesta di residenza nel territorio di Lucera, allegando documenti che lo identificavano come padre di sei minori, anch’essi rumeni, di età compresa tra i 2 e gli 11 anni. La composizione del nucleo familiare e la documentazione fornita hanno però insospettito il Comando della Polizia Locale, che ha avviato una serie di accertamenti per verificarne l’autenticità.

I sospetti si sono rivelati fondati, durante un controllo mirato effettuato unitamente a personale dell’Arma, nel corso di una perquisizione domiciliare è stato rinvenuto il documento d’identità che l’uomo aveva esibito per l’espletamento della pratica all’anagrafe e questo, analizzato nei minimi dettagli con idonea strumentazione forense è risultato falso.

Le indagini hanno inoltre fatto emergere un aspetto ancora più inquietante.

I sei bambini non erano figli dell’arrestato, ma appartenevano a un’altra famiglia rumena, forniti appositamente nell’occasione per il controllo anagrafico, e usati strumentalmente per simulare un nucleo familiare più numeroso e ottenere così residenza e probabili maggiori agevolazioni economiche e sussidi statali.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di possesso e utilizzo di documenti d’identità falsi, mentre i minori sono stati sottratti dal loro cagionevole nucleo familiare e affidati, tramite i Servizi Sociali del Comune di Lucera, a strutture protette.

Le forze dell’ordine proseguono le indagini per chiarire eventuali connessioni con altre persone coinvolte e verificare se casi simili siano già avvenuti nel territorio.

Comunicato stampa