Travagliato – (Brescia), –Un grande successo per il teatro amatoriale del Sud: la compagnia Amici dell’Arte di Lucera ha conquistato il Gran Premio della Giuria alla XIX edizione del Festival Nazionale del Teatro Dialettale “Leonessa d’Oro”, svoltosi il 17 maggio 2025, tenutasi presso il Teatro Micheletti di Travagliato.
La formazione lucerina, unica rappresentante del Centro-Sud tra le oltre 121 compagnie provenienti da tutta Italia, ha portato in scena con maestria la celebre commedia di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano. Un’opera già applaudita in importanti teatri come la Sala Umberto di Roma, che ha permesso agli attori di Lucera di distinguersi tra le dieci finaliste del concorso.
La serata conclusiva ha sancito un momento di grande orgoglio per il gruppo teatrale pugliese:
- 🏆 Gran Premio della Giuria – Il riconoscimento più ambito del festival.
- 🎭 Premio Migliore Attrice – Assegnato a Lina Carratù per l’intensa interpretazione di Filumena.
- ⭐ Nomination per Miglior Attore – A Germano Benincaso, regista e protagonista nel ruolo di Domenico Soriano.
I traguardi raggiunti si aggiungono a un palmarès ricco di successi, tra cui il Premio Nazionale Biennale “Garinei & Giovannini” nel 2024 e la Maschera d’Oro al Festival di Lanciano nel 2023.

Oltre al prestigio artistico, la partecipazione al Festival “Leonessa d’Oro” rappresenta un motivo d’orgoglio per Lucera e l’intera Puglia. Nel 2025, la città è stata eletta Capitale della Cultura per la Regione Puglia e si trova tra le finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.
Durante la premiazione, Germano Benincaso ha evidenziato l’importanza del teatro come strumento di valorizzazione culturale, capace di promuovere le eccellenze del territorio e rafforzare il senso di comunità.
Con oltre cinquant’anni di attività, gli Amici dell’Arte di Lucera continuano a rappresentare un pilastro del teatro amatoriale italiano. La loro dedizione al palcoscenico unisce tradizione e innovazione, contribuendo alla diffusione del patrimonio culturale pugliese e rendendo il teatro uno spazio di condivisione e identità collettiva.