I giorni passano, sembra un sogno che Don Ciro a soli 56 anni non c’è più. Doveva compiere trent’anni di sacerdozio vissuti sempre con gioia, servizio e poi nella sofferenza.

Arturo Di Sabato

A circa diciotto giorni dalla sua improvvisa dipartita a causa di una brutta malattia, Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Giuliano, Vescovo di Lucera – Troia ha presieduto giovedì 6 marzo nella gremita Basilica Cattedrale di Lucera alle ore 19.00 la Santa Messa in suffragio di don Ciro Miele nostro compianto direttore e fondatore. Alla concelebrazione eucaristica era presente anche un nutrito gruppo di sacerdoti.

Don Ciro, nato a Lucera il 15 luglio 1968 ha completato gli studi nella diocesi di Terni dove è stato ordinato sacerdote il 21 maggio del 1995 da Mons. Franco Gualdrini. Ha prestato il suo servizio comevice parroco a Narni, poi nella parrocchia di San Paolo a Terni, e parroco a Santa Maria dell’Oro a Terni.  

É stato un Sacerdote amato e apprezzato per la sua opera anche nel campo della comunicazione perché Don Ciro era un giornalista pubblicista e ha fondato prima a Terni la rivista Adesso di cui è stato a lungo direttore ed ha guidato l’ufficio stampa diocesano dal 2000 al 2002. Ha condotto anche rubriche televisive su Canale 8 a Nuova Teleterni.

Nel 2002 ha lasciato la diocesi di Terni per trasferirsi a Lucera, dove ha retto per alcuni anni la parrocchia della Natività di Maria Vergine ad Alberona, poi a Lucera dal 2004 al 2009 la parrocchia di Santa Maria della Spiga e di Santa Maria delle Grazie dal 2009 fino al marzo 2019 per poi andare a Casalvecchio di Puglia come parroco della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli.

Ha continuato la sua attività giornalistica, fondando la Rivista Adesso il Sud il 30 giugno 2009, prima cartacea e poi online.

É stato docente di teologia fondamentale presso l’Istituto superiore di scienze religiose San Michele Arcangelo di Foggia e di ecumenismo all’Istituto superiore interdiocesano di scienze religiose di Nola. Infatti alla Santa Messa di suffragio era presente una delegazione dell’Istituto superiore interdiocesano di scienze religiose di Nola.

Don Ciro va ricordato anche per il suo stile sacerdotale carismatico; non dimentichiamo che il gruppo Scout presenti a Lucera sono stati fondati e voluti da lui con la sua solita e benevola ostinazione, per non parlare degli Oratori NOI che a Casalvecchio ora porta il nome del Beato Carlo Acutis.

Don Ciro apparteneva alla famiglia paolina dell’Istituto don Giacomo Alberione, un grande comunicatore. Era devotissimo del Venerabile don Tonino Bello che aveva conosciuto in vita, don Milani e il Card. Martini.

In diocesi è stato delegato diocesano per la pastorale dei problemi sociali dove nel suo spazio agorà sul giornale diocesano esprimeva tutto il suo carattere e la sua spiritualità, così anche nei suoi tanti post su facebook (molto seguiti) dove amava provocare.

Don Ciro è stato e continua ad essere definito un anticonformista, innovativo, sovversivo, anche anticlericale perché andava oltre gli schemi ma non dimenticava mai il Vangelo pur ingaggiando le diverse battaglie mediatiche contro la Chiesa perché non amava l’ipocrisia, le forme di bigottismo.

Lo spirito battagliero non gli è mai mancato, sin da l’Eccomi del 21 maggio 1995 sia a quello di quattro mesi fa quando ha affrontato la malattia offrendo la sua sofferenza al Signore.

Don Ciro, come ha sottolineato il Vescovo nell’omelia va ricordato quella lampada sempre accesa che ora è in mezzo a noi e non si spegne mai: Sacerdote per sempre!

Al termine della Santa messa, Mons. Giuliano ha letto due telegrammi di vicinanza e cordoglio per la morte di don Ciro: uno dell’Istituto superiore interdiocesano di scienze religiose di Nola, l’altro della diocesi di Terni.

Sacerdote per sempre per tutti e con tutti!