Il teatro come strumento potente per la crescita personale ed anche delle competenze sociali

LUCERA – Andrà in scena il 3 maggio prossimo, alle ore 18.30 presso il teatro della parrocchia Santa Maria delle Grazie in Lucera, con replica giorno 5 presso il Circolo “Unione”, lo spettacolo teatrale “Promessi esplosi ed altri atti unici”, promosso dalla compagnia “Gli Occasionali” – costituita nell’ambito del progetto “Teatro” dell’I.T.E.T. “Vittorio Emanuele III” – e finanziato dai fondi PNRR. Il progetto, che ha aperto i battenti già dall’inizio dell’anno scolastico in corso, guidato dalla prof.ssa Luciana Iannantuoni col supporto della prof.ssa Angela Parracino, ha avuto come scopo quello di mettere in scena testi liberamente tratti da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, dalla “Locandiera” di Carlo Goldoni e da “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare. Saranno poi rappresentati, in chiave parodica, dei brevi sketch su temi di attualità, attraverso i quali gli studenti del biennio – che hanno creduto nelle finalità del progetto lavorando sulla voce, sul testo, sulla musica e sulla recitazione – offriranno anche il proprio punto di vista. «“I Promessi esplosi ed altri atti unici” – sottolinea Luciana Iannantuoni, esperta del progetto che vanta oltre ad una grande passione nel settore artistico, anche esperienze di rappresentazioni teatrali in ambito scolastico – nasce da un’idea parodica proposta dal gruppo Oblivion.

Ho pensato di prendere i loro testi e la loro musica, fino a calarli nella realtà dei nostri ragazzi, sicura del fatto che insegnare teatro a scuola può avere risultati sorprendenti. Il teatro si rivela come uno strumento potente per la crescita personale ed anche delle competenze sociali. Proprio per questo abbiamo affinato delle capacità, soprattutto nell’ambito musicale: nella seconda parte dello spettacolo, permeato da alcuni atti unici, presi da repertorio classico o inventato dai ragazzi stessi, abbiamo cercato di stimolare la creatività e l’immaginazione dei ragazzi stessi. Si tratta di alunni allegri che amano comunicare in una maniera del tutto alternativa: loro stessi hanno capito cosa significhi fare parodia, fino a produrre quello che potrete vedrete nella seconda parte, quando si toccheranno anche temi attuali, come la guerra e la pace, le problematiche con i genitori ed altro». Appuntamento, dunque, per le primissime di questi piccoli attori in erba: «La scelta del teatro comico è venuta anzitutto dalla loro esuberanza – chiosa la Iannantuoni –, per far loro recitare qualcosa di allegro e frizzante, così come sono, ciascuno con le proprie particolari qualità. Sono piuttosto contenta dei risultati raggiunti, non di quelli che vedremo nella performance finale, ma di quanto ho ottenuto in classe: esperienze di vita!».

Comunicato stampa