LUCERA – Oggi sempre più sappiamo grazie agli studi scientifici sul Connettoma umano, ovvero sull’insieme delle reti neurali che costituiscono il nostro sistema nervoso centrale e che rappresentano la complessità di chi siamo, che le esperienze relazionali lasciano una firma indelebile nel nostro essere fino a plasmarlo. Ciò vuol, quindi, dire che le impronte emotive dei rapporti che intessiamo con gli altri possono diventare strumenti per dialogare e interagire con i codici della vita che producono bellezza dentro e fuori di noi.
L’evento “Connections”, promosso dall’associazione culturale Utò-Lo Spazio della Luce, per sabato 25 febbraio a Lucera in via Pignatelli 14, dalle ore 19 alle 21, nasce proprio da qui: dalla vita che ci pulsa dentro, dai rapporti, dalle reti che si creano tra individui apparentemente diversi, dalle idee che convergono creando nuovi insight, dalla comunicazione, dalla condivisione di tempo e spazi, dalla voglia di esprimere un pensiero, un concetto e un interesse che insieme svelano il talento. Pertanto in questo nuovo appuntamento, Utò-Lo spazio della Luce, si pone come nucleo dei legami e delle connessioni nate durante i precedenti promossi appuntamenti in cui sono emerse affascinanti proposte di promuovere innovazione”.
L’effetto delle “connessioni”, in un moto culturale fatto di intrecci, si materializzerà con questo programma: alle ore 19 del 25 febbraio verrà inaugurata una mostra collettiva segnata dalla contemporaneità attraverso differenti stili che costituiranno un unico “connettoma culturale”, che lascerà spazio, dalle ore 20, ad una performance teatral-musicale sul tema delle “Connessioni”. Sulla scena il lavoro della compagnia teatrale “Bottega Dèi Caduti”, fondata e diretta dall’attore Marco Terenzio Barbaro. Gli interpreti si muoveranno in “connessione” con il body painting realizzato da Vittoria Favilla. A tale arte Favilla ci è arrivata dopo lo studio in Accademia, partendo dal trucco cinematografico. L’artista lucerina sottolinea che “Il body painting rimarrà sempre una mia passione che prenderà vita in occasioni speciali come questa”. Il teatro dello spazio e il body painting saranno immersi nel bacino musicale prodotto da Charlie Boy e la sua crew “Feste Mobili”. Il suono prescelto per il contesto artistico da parte di Carlo Maria D’Angelo (in arte Charlie Boy) sarà quello dell’elettronica, e più nello specifico electro funk, nu disco e synthwave.
“Nelle ultime settimane – spiega Cleonice Di Muro, ideatrice del progetto Connections – l’obiettivo non è stato cercare, ma seguire con naturalezza quel filo di Arianna che ha condotto alla scoperta di quanti talenti, ognuno con la propria identità, coesistono nello stesso territorio. E’ così che il linguaggio della relazione e della risonanza fatto di arte, suoni, contatto, volti, corpi e anime che dialogano, diventa strumento capace di illustrare quanto diversi componenti di una realtà possono essere in verità legati e connessi”.
Comunicato stampa